Eccomi di nuovo

Eccomi di nuovo, dopo tanto tempo, finalmente. E’ che avrei tanto da scrivere, così tanto che solo l’idea mi spaventa e mi sono tirata indietro fin’ora. Per di più quello che dovrei/vorrei scrivere non è una semplice cronaca di come sia andata questa fantastica vacanza, è quello che ha significato per me…ma non credo di esserne all’altezza. Avevo bisogno di una vacanza, questo è sicuro, ma avevo più bisogno di ritagliare del tempo per me, per pensare, per capire. Che cosa? Eh, bella domanda. Cercavo risposte a domande essenziali, ma ancor di più cercavo le domande corrette da pormi, cercavo, scavavo…ora, non sono riuscita a trovare alcuna risposta, ma la cosa importante è che sia riuscita almeno ad intravedere le domande giuste e che mi senta più limpida e serena. Ora posso incominciare ad affrontare le cose che mi spaventano perché sono così e non cambieranno mai e le cose che mi fanno tanta paura perché le ho desiderate troppo a lungo. E’ stato anche merito della compagnia, anzi, lo è con una tale certezza che avrei capito le stesse cose anche se mi fossi trovata in qualsiasi altro posto, anche a Pantigliate, ma questa è un’altra storia. Come ha detto qualcuno di importante “la Turchia ha fatto solo da sfondo”. Certo, uno sfondo splendidamente affascinante, con i suoi colori, i suoi dolci declivi, gli anfratti bui ed i tunnel sotterranei, la panna morbida di tufo vulcanico che non par vera, i paesaggi ampi, ariosi, sconfinati, della Cappadocia, che mi hanno riempito gli occhi ed i polmoni, mi hanno elargito nuova forza e mostrato i pezzi di un puzzle che erano stati ricoperti da un sottile strato di polvere. Persone incantevoli e paesaggi incantati, la combinazione vincente che ha creato la giusta alchimia e mi ha aiutato a chiarirmi un po' quali siano le cose importanti della vita, quelle che fanno stare bene, quelle che ti fanno sentire vivo. Ed ho capito che non sarei più tornata indietro.

PS. Ed ora…attenderò i simpatici commenti di Rocco ;-P